1814 aspettando il ... 2014

1814 aspettando il ... 2014

L’ultima domenica di agosto dell’anno 1814 fu’ e sarà per sempre un grato ricordo nel cuore dei Santostefanesi perché in quel giorno lietissimo per i nostri antenati questo Comune fece il prezioso acquisto delle sacre ossa del suo Protettore principale S. Vito”. Così scrive nel suo libro del 1914 il sacerdote Giuseppe Colacurcio. 
A volte ci si domanda chi è San Vito Martire.

Ebbene,per i cittadini di Santo Stefano del Sole è un qualcosa di soprannaturale, che accomuna tutti nell’ultima domenica di agosto, quando si celebra la festa estiva del santo protettore. Nel frattempo ci avviciniamo all’anno 2014 che segnerà il bicentenario della traslazione delle ossa.

Così il sacerdote Giuseppe Colacurcio narra l’evento di due secoli fa.

’Sorgeva finalmente
l’alba dell’ultima domenica di agosto dell’anno 1814 ed il cielo
pareva di prender parte al gaudio che sovrabbondava nell’anima dei
Santostefanesi. Il sole che si levava dall’oriente, indorava
co’suoi raggi le cime degli alberi; i vigneti con le loro uve
quasi mature sembravano far festa. A mezzogiorno in punto il
Clero, le confraternite laicali ed una fiumara di popolo,
accresciuto anche da quello dei circostanti comuni, si avviarono
al Ponte della Vallare. Ivi giunti ritrovarono la nicchia del
martire col Sacro deposito, arrivata qualche ora fa da Avellino.
Il Sindaco del paese ne prese allora legale possesso  in nome del
comune, ed un officiante della Rev.ma Curia di Avellino consegnava
all’Arciprete D.Vito De Feo le bolle di ricognizione”.


In occasione del  bicentenario tutti i santostefanesi, si spera,saranno presenti, in particolare gli emigranti, che hanno sempre portato nel loro cuore San Vito. E allora sarà festa grande nel segno della ricorrenza che da sempre ci unisce.